La crisi finanziaria attuale è una fortuna per i Paesi – STOP 269

La crisi finanziaria attuale è una fortuna per i Paesi – STOP 269

La crisi finanziaria attuale non rappresenta alcun pericolo per il Brasile; al contrario, è una fortuna per i paesi, poiché dovranno lasciare la speculazione e ritornare al lavoro, potendo così ora sviluppare oltremodo la civiltà. Nel libro “Decadenza del Popolo Americano e degli Stati Uniti” scritto nel 1984 Keppe mostrò che il paese si trovava in decadenza e che cosa fare per evitare il crollo che oggi è diventato visibile a tutte le nazioni del mondo.
Keppe mostrò che la decadenza era, in primo luogo, nella mentalità del popolo che smise di lavorare e passò a voler guadagnare denaro per mezzo delle scommesse in Borsa. Ciò fatalmente andrebbe a toccare l’economia, causando una crisi senza precedenti (che ora si vede). Però questa crisi è un apocalisse per gli speculatori, non per il popolo. Sarà la fine dei deliri  del primo mondo, la fine degli individui più malati (invidiosi e voraci), un ritorno al lavoro.
Non c’è caduta della Borse, ma coscienza della non esistenza di questo denaro speculativo. Il Brasile non ha bisogno delle Borse (che sono state create per sostenere le Borse degli altri paesi). Abbiamo tutte le ricchezze naturali per progredire, basta rendere prioritaria la produttività.

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